Dopo un po’ di giorni promettenti, il settore delle criptovalute è tornato di nuovo a fare marcia indietro. Con la sola eccezione di Monero (+3%) la settimana della Top20 delle crypto è tutta un susseguirsi di segni negativi.
A cominciare da , che scivola del 3,6% e torna di nuovo sulla soglia dei 27mila dollari.
Sulle criptovalute si è abbattuta l’ondata di prudenza che ha investito i mercati globali. Oltre alle tensioni geopolitiche in corso, l’ultimo dato sull’inflazione degli Stati Uniti, più alto del previsto, ha rimesso in ballo l’ipotesi che la FED possa nuovamente alzare i tassi. O quanto meno rende probabile che li terrà alti per molto tempo ancora.
Neppure la rinuncia della SEC all’appello contro la decisione dei giudici di Washington (che l’avevano vista soccombere contro Grayscale) ha dato una scossa al mercato, che aspetta sempre con ansia la possibile svolta dell’approvazione di ETF Bitcoin Spot.
Dopo l’escursione oltre i 28mila dollari delle scorse settimane, il prezzo di è nuovamente scivolato al ribasso, andando a trovare supporto a 26.750$.
La settimana appena trascorsa ha così azzerato i guadagni registrati a inizio mese.
Anche ha vissuto la stessa dinamica discendente. Anzi, peggiore. Ad inizio mese il prezzo di ETH era arrivato a circa 1.720 USD, adesso si trova di nuovo a 1.550.
Il resto del settore si è mosso sulla stessa linea. Anche se non ci sono stati scivoloni clamorosi (ad eccezione di Avalanche, -16%, non ci sono state perdite in doppia cifra) comunque tutte le crypto hanno perso alcuni punti percentuale.
