Continua ad arrivare un po’ di ossigeno al mercato petrolifero, nel giorno in cui comincia la nuova ondata di tagli produttivi voluta dall’OPEC+.
Il continua la risalita e si avvicina alla soglia dei 20 dollari, dopo lo shock di una decina di giorni fa, quando il contratto con scadenza maggio era precipitato fino a -37 dollari al barile.
Il invece marcia oltre i 26 dollari, ma ha perso quasi il 60% nel corso del 2020, toccando il minimo di 21 anni il mese scorso.
La pandemia ha schiacciato la domanda, rendendo ancora più ampio il cronico problema del surplus di offerta sul mercato. L’OPEC e altri produttori il mese scorso hanno pompato a volontà la produzione (innescando un tracollo più rapido), prima di raggiungere il nuovo accordo di fornitura che è iniziato oggi.
Il taglio record prevede 9,7 milioni di barili in meno ogni giorno. Anche se è un taglio record, si tratta comunque di una misura non sufficiente a compensare il crollo della domanda dovuta alle misure di lockdown adottate per combattere la diffusione del Covid.
