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Regno Unito, la BoE congela i tassi dopo quasi 2 anni. GBPUSD in calo

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I policy maker britannici hanno optato per un approccio attendista dopo gli ultimi dati sull’inflazione

Non c’è stato il quindicesimo rialzo consecutivo dei tassi di interesse nelRegno Unito. La BoE ha infatti mantenuto il tasso di interesse al 5,25%, livello più alto dal 2008, anche se è stato un meeting incerto visto che ci sono stati 5 voti a favore e 4 contrari (che avrebbero voluto una nuova stretta di 25 pb).

Si è trattato della prima pausa nell’inasprimento della politica monetaria in quasi due anni, dopo l’aumento complessivo di 515 pb da parte della banca centrale.

I policy maker britannici hanno optato per un approccio attendista dopo gli ultimi dati sull’inflazione, in calo più del previsto al 6,7%, rispetto al 6,8% di luglio e al 7% atteso (livello più basso da febbraio 2022). Inoltre, il tasso di inflazione core è sceso al 6,2%, ben al di sotto del consenso del mercato di 6,8%.

Secondo la Bank of England l’inflazione diminuirà significativamente nel breve termine, nonostante la rinnovata pressione al rialzo dei prezzi del petrolio, ma i policy makers hanno ribadito il loro impegno a inasprire ulteriormente la politica se ritenuto necessario.

La decisione della Bank of England ha provocato una brusca caduta del GBPUSD, inizialmente sceso di circa un punto percentuale a 1,22, livello minimo da marzo.
Poi c’è stata una ripresa, perché il mercato ritiene che comunque una stretta ci sarà, forse a novembre. Adesso assegna una probabilità di quasi il 64% che la BoE effettui un aumento di 25 punti base a novembre, rispetto a una probabilità dell’81% che c’era prima della decisione di oggi.

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