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Dollaro ancora tonico malgrado gli NFP deludenti. EUR-USD sotto 1,08

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Il rapporto sul lavoro ha segnalato la perdita di 701mila occupati a marzo, rispetto alla crescita di 273mila che c'era stata a febbraio

L’appeal della valuta più liquida al mondo, il dollaro, non scema neppure di fronte ai dati macro molto deludenti che stanno giungendo dagli USA. Dopo quelli sui sussidi di disoccupazione, oggi è toccato ai Non Farm Payrolls.

Il rapporto sul lavoro ha segnalato la perdita di 701mila occupati a marzo, rispetto alla crescita di 273mila che c’era stata a febbraio. Le attese erano per una perdita di 100mila. La drammatica contrazione dell’occupazione Usa a marzo ha interrotto una storica crescita andata avanti per 113 mesi consecutivi. La disoccupazione va in rialzo al 4,4%.

La ricerca di liquidità premia il dollaro

Eppure il dollaro cresce perché siamo nel vivo della crisi, e quindi aumenta anche la sete di USD per via della crisi di liquidità.
Il allunga ancora e si porta a ridosso di 101. Contro dollaro perdono terreno yen, franco svizzero, euro, sterlina e le divise australiana e neozelandese.

Il cambio continua ad essere piuttosto volatile, come successo nelle ultime settimane. La moneta unica ha perso nuovamente il supporto delle medie mobili a 50 e 200, accelerando al ribasso in direzione dei minimi di marzo a 1,0635.

Va detto che se dagli USA sono giunti dati deludenti, dall’Eurozona le cose non sono andate affatto meglio, anzi. Gli indici Pmi sia in Italia che nel resto della Eurozona hanno mostrato una sfilza di delusioni e anche molti record negativi.

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