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FED come previsto: stretta di 25 pb. Powell accomodante, il Dollaro arretra

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Dopo la pausa di giugno, la Federal Reserve è tornata ad alzare i tassi di interesse portandoli ai massimi da 22 anni

Come era ampiamente previsto, dopo la pausa di giugno, la Federal Reserve è tornata ad alzare i tassi di interesse. La stretta è stata di 0,25%, spingendo così il costo del denaro nella forchetta fra il 5,25% e il 5,50%, ossia i massimi da 22 anni (gennaio 2001).

Dobbiamo mantenere i tassi alti per diverso tempo“, ha detto il presidente della Fed Jerome Powell, evidenziando come l’inflazione core sia ancora elevata. In particolare, la priorità della FED è riportare l’inflazione al livello del 2%. L’ultima lettura dell’inflazione generale è stata al 3%, ma la lettura core è rimasta ostinatamente alta al 4,8% e il mercato del lavoro continua a mostrare segni di tensione.

I policy makers continueranno a guardare i dati in arrivo, perché potrebbero anche ritoccare ulteriormente i tassi nel caso emergessero rischi che potrebbero ostacolare il raggiungimento degli obiettivi in ​​materia di inflazione e occupazione.
Tuttavia secondo il mercato, questo è stato l’ultimo rialzo dei tassi della banca centrale nel ciclo in corso, e le autorità dovrebbero iniziare ad abbassare i tassi di interesse entro il secondo trimestre del 2024.

Dopo il meeting della FED, il rendimento dei Treasuries a 10 anni è salito al 3,9%, vicino al massimo di quattro mesi del 4% toccato all’inizio di luglio.

Il invece è scivolato sotto quota 101, perché il commento del presidente Powell è stato percepito come più incline al lato accomodante, visto che ha insistito sul fatto che la banca centrale adotterà un approccio ‘dipendente dai dati’, che stanno chiaramente evidenziando una inflazione in calo.

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