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NFP non farm payrolls

NFP meno solidi spengono l’aggressività della FED. Index sotto 103

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L’economia statunitense ha aggiunto solo 209mila posti di lavoro a giugno, il minimo da dicembre 2020

Gli ultimi dati sul lavoro USA – gli attesissimi Non Farm Payrolls –  hanno sollevato dubbi sulla necessità di un ulteriore inasprimento da parte della Fed (dopo quello che viene dato per certo a luglio), spingendo così il sotto quota 103.

Secondo lo U.S. Bureau Of Labor Statistics, l’economia statunitense ha aggiunto solo 209mila posti di lavoro a giugno, il minimo da dicembre 2020, contro attese di 225-240 mila. La disoccupazione però scende ulteriormente al 3,6% (dal 3,7%) e i salari orari medi salgono di 12 centesimi, lo 0,36%, a 33,58 dollari; rispetto a un anno prima, aumentano quindi del 4,35%.

I trader ora scontano pienamente un aumento di 25 punti base del tasso sui fondi federali questo mese, ma le probabilità di un altro aumento di un quarto di punto oltre luglio sono diminuite. Il mercato infatti prezza ora una probabilità su tre di un ulteriore rialzo a novembre, rispetto al 50% che era dato prima della pubblicazione dei dati sul lavoro.

Come detto, gli effetti del report non si sono fatti attendere sul dollaro, che ha cominciato a indebolirsi.
Ne ha approfittato l’euro, che si riavvicina a grandi falcate verso la soglia di 1,10 (). A sostenere la moneta unica è anche un’intervista di Christine Lagarde, che ha confermato l’orientamento aggressivo della BCE.

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