Anche i paesi dell’est Europeo si adeguano, e procedono a tagliare i tassi di interesse per stimolare l’economia duramente colpita dal Covid-19. In questa prima parte di settimana infatti, anche le banche centrali di Polonia e Repubblica Ceca hanno ridotto il costo del denaro.
La mossa della Narodowy Bank Polski
Il Consiglio di politica monetaria della Narodowy Bank Polski ha deciso di ridurre il tasso di riferimento chiave di 50 punti base, portandolo al nuovo record dell’1%.
La decisione è stata assunta con una riunione di emergenza, dopo che l’istituto centrale aveva lasciato invariato il tasso nella sessione programmata del 3-4 marzo. La precedente variazione del tasso di riferimento era una riduzione di mezzo punto a marzo 2015. “Si prevede che l’epidemia di coronavirus causerà un crollo dell’attività economica nel breve periodo, che potrebbe essere aggravato da un rallentamento globale”, ha detto la banca.
Taglio anche dalla CNB ceca
Anche la Ceska Narodni Banka ha deciso di intervenire subito, senza aspettare la riunione in calendario il prossimo 26 marzo, tagliando i tassi di 50 pb, portandolo all’1,75%.
L’ultima volta che la CNB operò un taglio così netto fu nel febbraio 2009, ovvero al picco della crisi finanziaria globale. Inoltre, la CNB ha adottato ulteriori misure per facilitare l’accesso delle banche alla liquidità.
Crollano Zloty e Corona Ceca
Gli effetti di questi tagli sulle rispettive valute sono stati forti.
Il cambio ha superato ala soglia psicologica di 4,00 ed è schizzato sui massimi da inizio 2015.
Il cambio invece è salito sui massimi dalla fine del 2016, vicino quota 4,50.
Invece in risposta alla decisione della CNB, la valuta ceca si è indebolita nei confronti del dollaro () fino a toccare il valore minimo dalla fine di aprile 2017.
Il cambio ha superato quota 27,00 ed è giunto sui massimi dall’estate del 2015 (fonte grafica broker ).
