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Bank of England, stretta più forte del previsto (50pb), ma il GBPUSD non decolla

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La maggior parte degli economisti si aspettava un aumento di 25 punti base

Per la tredicesima volta consecutiva la Bank of England (BoE) ha alzato i tassi di interesse. La stretta decisa dal comitato di politica monetaria è stata di 50 punti base, che porta il livello dei tassi di interesse al 5,00%, il più alto dalla crisi finanziaria del 2008.

Si tratta di una mossa che va oltre le attese, visto che la maggior parte degli economisti si aspettava un aumento di 25 punti base. La delibera di aumento è passata con la maggioranza di sette voti contro due. I due consiglieri votano per lasciare fermo il tasso di interesse.
La BoE ha anche segnalato che sono possibili ulteriori aumenti.

Il Consiglio della banca centrale ha convenuto che è necessaria una risposta più forte ai recenti segnali secondo cui l’inflazione rimarrà elevata più a lungo del previsto.
Gli ultimi dati hanno rivelato che l’inflazione britannica è rimasta inaspettatamente stabile all’8,7% nell’anno fino a maggio, sfidando le previsioni di un modesto calo all’8,4% e rimanendo significativamente al di sopra dell’obiettivo del 2% della banca centrale. Inoltre, il tasso di inflazione di base è accelerato fino al 7,1%, il massimo degli ultimi 31 anni.

La BoE ha previsto a maggio che l’inflazione sarebbe scesa al suo obiettivo del 2% entro la fine del 2024, circa nove mesi dopo rispetto a quanto previsto all’inizio dell’anno.

Subito dopo il meeting della BoE, la sterlina britannica si era apprezzata a 1,28 dollari (GBPUSD), avvicinandosi a livelli mai visti dall’aprile dello scorso anno.
Poco dopo però ha cominciato a invertire la rotta, finendo per scendere sotto questa soglia.
Gli operatori ora vedono il tasso massimo al 6,05% nel febbraio 2024, rispetto al 5,9% prima della decisione di politica monetaria.

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