Home
FED Federal Reserve

FED in pausa, ma preannuncia più di una stretta nel 2023. Dollaro in altalena

Scritto da -

La banca centrale conferma i tassi ma rivede al rialzo le proiezioni sul picco del costo del denaro

Come si andava ormai profilando da diversi giorni, la Fed ha deciso di concedersi una pausa e lascia invariati i tassi di interesse, per la prima volta in 15 mesi.
Il costo del denaro resta così fermo in una forchetta fra il 5-5,25%, al livello più alto dal settembre 2007. La banca centrale era reduce da un ciclo lungo ben 10 rialzi.

Tuttavia, la banca centrale continua a ritenere “elevata” l’inflazione a stelle e strisce, e per questo immagina che i tassi raggiungeranno il 5,6% alla fine del 2023 (rispetto al 5,1% previsto a marzo) se l’economia e l’inflazione non rallentano ulteriormente, per poi cominciare a scendere verso il 4,6% nel 2024 (rispetto al 4,3% di marzo) e al 3,4% nel 2025 (rispetto al 3,1% di marzo).
Se quanto emerge dalle dot plot (le tabelle allegate al comunicato finale) diventerà realtà, allora significa che ci saranno altri due rialzi dei tassi quest’anno.

Sul mercato valutario il dollaro, che nell’arco della giornata era sceso discretamente, ha poi recuperato parte del terreno (il dollar Index si trova a 103), poiché gli investitori hanno rilanciato le scommesse che la Federal Reserve effettuerà un aumento dei tassi a luglio, dopo la pausa di questo mese.
Intanto il rendimento del titolo del Tesoro statunitense a 10 anni è rimbalzato senza fiato fino al 3,8% mercoledì, sollevato dai segnali aggressivi della Federal Reserve.

Per quanto riguarda le stime della Fed indicano un Pil americano in crescita nel 2023 dell’1,0% (superiore allo 0,4% registrato a marzo) e nel 2024 dell’1,1%.
Invece l’inflazione PCE per quest’anno è prevista al 3,2%, inferiore al 3,3% nella proiezione di marzo. Nel 2024 sarà al 2,6%.

Non è possibile commentare questo post.

IN EVIDENZA