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CRIPTOVALUTE, tanta fatica e qualche segnale di ripresa. BITCOIN stenta a rivedere il 28mila

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La settimana è stata caratterizzata da un clima di avversione al rischio finché non è arrivata l’approvazione della legge sul tetto del debito USA

Settimana a tinte miste per il settore delle criptovalute, che complessivamente non si è mosso granché rispetto a quella precedente.
Il bilancio della Top20 racconta di 12 crypto in salita e 8 in discesa, ma ad eccezione di (+10%) e (+8%), gli altri movimenti sono stati tutti moderati.

La settimana è stata caratterizzata da un clima di avversione al rischio finché non è arrivata la tanto attesa notizia dell’approvazione della legge sul tetto del debito USA, che ha scongiurato il default del Paese.
Questa novità ha fornito slancio a tutte le attività a maggior rischio, come appunto le criptovalute.

, che era arrivato sui 26.600 dollari, ha mostrato segnali di ripresa, pur continuando a fare fatica a riconquistare il livello psicologico di 28.000. Intanto maggio ha segnato la prima flessione mensile per dallo scorso dicembre.
Chi è amante delle statistiche farà comunque i conti con un dato poco incoraggiante: giugno è mediamente il mese peggiore per Bitcoin (nell’ultimo triennio addirittura ha registrato un calo medio del prezzo a giugno del 15,6%).


Passi avanti per , che ha guadagnato qualche punto percentuale negli ultimi giorni, avvicinandosi ai 1900 dollari.
Le previsioni favorevoli nella causa in corso con la SEC (la commissione di vigilanza sui mercati USA) ha spinto intanto nell’ultima settimana. Il prezzo ha sfondato la soglia di 0,5$, livello più alto da aprile.

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