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L’inflazione non sorprende ma l’Euro perde quota sul Dollaro USD

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Secondo EUROSTAT, l’inflazione dei prezzi al consumo nell’area dell’euro è stata al 7,0%, poco sopra il mese precedente

Continua il momento di debolezza dell’euro, che non trova sponde nel dato sull’inflazione (in linea con le attese) e viene penalizzato soprattutto dalle preoccupazioni sul fronte economico globale, che spingono gli investitori tra le braccia del dollaro-bene rifugio.

Secondo l’Ufficio statistico europeo (EUROSTAT), l’inflazione dei prezzi al consumo nell’area dell’euro è stata al 7,0% anno su anno ad aprile, leggermente superiore al minimo di 13 mesi del mese precedente del 6,9%, ma in linea con le attese degli analisti.
Il tasso rimane comunque significativamente al di sopra dell’obiettivo del 2,0% della Banca centrale europea.

Su base mensile, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,6%, segnando il terzo mese consecutivo di aumento. L’indice core, che esclude elementi volatili come cibo ed energia, è leggermente diminuito al 5,6%, ma è rimasto vicino al massimo storico del 5,7% registrato a marzo. Anche questo dato è in linea cono le attese.

Sul fronte valutario, l’euro cede ancora terreno rispetto al dollaro. Il cambio EURUSD scivola infatti verso la soglia di 1,08, allontanandosi ulteriormente dal massimo di 12 mesi di 1,10 raggiunto all’inizio di questo mese.
Gli investitori si stanno muovendo con cautela, con lo sguardo rivolto agli Stati Uniti e allo stallo sul debito. Se non verrà raggiunto in tempi brevi un accordo sull’innalzamento del tetto del debito, l’1 giugno gli Stati Uniti potrebbero finire in defaut.

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