E’ una settimana molto pesante per il dollaro australiano, che ha toccato i nuovi minimi pluriennali nei confronti del l’USD. Era infatti dalla primavera del 2009 che il cambio AUDUSD non scendeva sotto 0,662.
Fattori che appesantiscono l’AudUsd
A zavorrare l’Aussie sono diversi fattori. Anzitutto i verbali relativi al meeting di inizio mese della RBA, che sono stati resi noti ad inizio settimana.
Da essi emerge un approccio molto dovish dell’istituto centrale, che ha mantenuto fermo il tasso di interesse al minimo storico dello 0,75%, ma potrebbe ritoccarlo ancora al ribasso se sarà necessario (sono state fatte già tre sforbiciate lo scorso anno).
Secondo Reuters adesso è probabile che ad aprile verrà operato un nuovo taglio allo 0,5%.
Dati sul lavoro e forza dell’USD
Inoltre gli ultimi dati macro sul lavoro non hanno certo aiutato il dollaro AUD.
Secondo l’Australian Bureau of Statistics, il tasso di disoccupazione a gennaio è salito al 5,3% dal 5,1% precedente.
A peggiorare ulteriormente il quadro del cambio AUDUSD è il momento molto positivo per il biglietto verde americano, il cui indice si aggira attorno a quota 100.
Aud-Usd sui minimi dal 2009
Come vediamo sulla piattaforma , la coppia AUDUSD, dopo aver infranto il solido supporto a quota 0,668, ha ricominciato la via della discesa giungendo ai minimi da marzo 2009.
Va ricordato che il dollaro australiano – essendo una valuta legata alle materie prime – sta continuando a reagire alle notizie sull’epidemia di coronavirus (la Cina è un destinatario importante delle sue esportazioni), mentre ad inizio anno aveva già patito le conseguenze della lunga scia di incendi che ha colpito ampie zone del paese.
