Nel meeting di politica monetaria di venerdì, la Banca Nationala a Romaniei ha deciso di mantenere il tasso di interesse invariato al 2,50%, riducendo al contempo il requisito di riserva minima sulle passività denominate in valuta estera delle banche del Paese.
La BNR ha inoltre deciso di mantenere il tasso sui depositi presso l’1,50% all’anno e il tasso sui prestiti al 3,50% all’anno.
L’ultima volta che è avvenuta una modifica al costo del denaro fu nel maggio dell’anno scorso, quando venne portato al 2,50% con il terzo aumento dei tassi nel 2018.
Banca di Romania e inflazione
Dopo il meeting di politica monetaria, la BNR ha confermato il suo atteggiamento più neutrale riguardo al futuro.
Il focus è incentrato soprattutto sull’andamento dell’inflazione, le cui previsioni sono leggermente oltre la fascia target 1,5-3,5%, anche se l’andamento recente è stato più basso rispetto alle previsioni (che sono state riviste al 3,8% per l’anno in corso, e 3,1% nel 2020).
Leu rumeno in calo
Nel frattempo il Leu rumeno (RON) questa settimana ha ripreso la fase di debolezza contro il dollaro, dopo una “tregua” che è durata appena qualche giorno.
Come vediamo sulla piattaforma , il cambio UsdRon – dopo i massimi pluriennali toccati in inverno – sta per uscire dalla fascia 4-25-4,35 che potrebbe dare il via a un nuovo forte impulso rialzista, con la minaccia di testare proprio i massimi di novembre scorso.
La crisi politica interna
A complicare la situazione è soprattutto la situazione politica, visto che il partito di governo di centro destra del primo ministro Ludovic Orban ha perso il voto di sfiducia parlamentare proposto dal principale partito di opposizione.
Se Orban non riuscirà a costituire un Governo capace di ottenere la fiducia, allora potrebbe aprirsi la strada alle elezioni anticipate.
A tal proposito, l’agenzia di rating Fitch ha venerdì evidenziato che la volatilità politica sia una complicazione ulteriore, in un momento in cui la situazione economia rumena è in deterioramento (La prossima revisione sovrana programmata da Fitch è prevista per il 1 maggio).