Dal meeting del Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) è venuta fuori una scontata conferma dei tassi di interesse allo 0% (confermati anche i tassi sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rispettivamente allo 0,25% e al -0,50%).
Rimane intatto anche il piano di Quantitative Easing da 20 miliardi al mese, che si concluderà “poco prima” del prossimo rialzo dei tassi, che rimane una prospettiva ancora indefinita.
Il meeting della BCE
Il Consiglio direttivo, presieduto da Christine Lagarde, ha confermato inoltre confermato che i tassi “rimarranno ai loro livelli attuali o inferiori finché le prospettive di inflazione non convergeranno saldamente” vicino al target del 2%.
Riguardo al QE, la BCE ha confermato che continuerà anche a reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza.
Revisione della strategia
Per la prima volta in 15 anni, la BCE ha iniziato la revisione della sua strategia di politica monetaria, che si concluderà entro fine anno e che riguarderà anche la misurazione dell’inflazione (compreso il nodo se includervi i prezzi di immobili e affitti), nonché gli effetti collaterali dei bassi tassi di interesse.
Anche il clima farà parte di questo ripensamento delle priorità strategiche.
In conferenza stampa, Lagarde ha inoltre ribadito la richiesta ai Paesi che possono (cioè quelli con margini di bilancio sufficienti) di affiancare “in maniera tempestiva” la linea accomodante della Bce con politiche di Bilancio espansive. I Paesi invece “con debiti elevati devono mantenere politiche prudenti e perseguire i target di risanamento”, ha affermato la presidentessa della Bce.
Euro debole, occhio al testa e spalle
Dopo il meeting della BCE, l’euro è sceso fino al minimo di sei settimane contro il dollaro () a quota 1,1059 (non accadeva dal 9 dicembre).
Gli investitori si aspettavano un tono meno da “colomba” da parte della Lagarde.
Come vediamo sulla webtrader , si sta completando un “testa e spalle” ribassista, dove la neckline pressoché coincide con la media mobile a 50 periodi verso area 1,1060.
La tenuta di questo riferimento appare dunque strategica per evitare un deterioramento delle prospettive dell’.