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Zucchero dolcissimo per gli investitori. Prezzo sui massimi di due anni (14,30)

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Le prospettive di un deficit di offerta nell'anno in corso stanno spingendo i prezzi dello Sugar #11

Uno dei problemi che affligge il mercato della commodity più dolce, ovvero lo zucchero, negli ultimi anni è stato l’eccesso di offerta dovuto alla sovrabbondanza di zucchero di canna proveniente dai principali produttori India e Brasile.
Questo ha spinto al ribasso i prezzi, che lo scorso anno sono scesi ai minimi pluriennali a causa dell’eccesso di offerta di prodotti indiani, dovuto in gran parte ai sussidi statali.

Deficit di offerta nel 2020

Il quadro del 2020 potrebbe però cambiare.
Gli analisti hanno previsto che ci sarà un deficit di offerta, il maggiore degli ultimi cinque anni (pari a 8,2 milioni di tonnellate di prodotto), innescata tanto dal calo in Brasile che dai principali produttori asiatici (tra cui Thailandia e India).
Inoltre dovrebbe esserci anche una riduzione della produzione indiana, causata dagli eventi climatici avversi che hanno colpito due delle tre aree chiave nella produzione di zucchero della nazione (si stima una riduzione dell’area dedicata alla canna pari al 30% circa).

Resta comunque il grosso problema di una domanda che continua ad essere fiacca, per via del progressivo allontamento dei consumatori delle nazioni sviluppate, sempre più diretti verso dolcificanti alternativi più sani.

Il ruolo dell’etanolo

Al di là di questo, le prospettive di quest’anno sembrano più rosee, anche per l’effetto della crescita dei prezzi del greggio e del carburante, come conseguenza delle incertezze geopolitiche coinvolgendo l’Iran.
La crescita dei prezzi del petrolio infatti spinge molti produttori a destinare più canna da zucchero alla produzione di etanolo, combustibile alternativo, rispetto allo zucchero dolcificante. Finché i prezzi del greggio saranno robusti, la canna da zucchero sarà sempre più deviata dal mercato alimentare e verso i biocarburanti.

Zucchero n°11 sui massimi di due anni

Dal punto di vista tecnico, grazie ad alcuni giorni molto positivi lo zucchero No.11 (il riferimento mondiale per il trading di questo prodotto) è schizzato ai massimi di circa due anni oltre quota 14,30.
Continua così l’impressionante tendenza in aumento rispetto ai minimi minimi stabiliti lo scorso settembre, come vediamo sulla webtrader .

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L’impulso dietro l’ultimo slancio è in parte anche generato dai forti movimenti speculativi cominciati a novembre, come si evince dal rapporto sugli impegni dei commercianti (COT) della CFTC.

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