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Dollaro in calo dopo i dati sul lavoro deboli. EUR-USD su quota 1,11

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Sono state avviate 145 mila nuove buste paga nei settori non agricoli (non-farm payrolls) rispetto alle 243 mila di novembre

Il dollaro perde leggeremente quota in chiusura di settimana, dopo che i dati sul lavoro hanno deluso le attese, evidenziando un aumento dei Non Farm Payrolls più contenuto rispetto a quanto avevano previsto gli analisti.

Non Farm Payrolls deludenti

Secondo il Bureau of Labour Statistics, gli occupati del solo settore privato sono aumentati di 139 mila unità (erano previste 152 mila).
Il tasso di disoccupazione è rimasto fermo al 3,5%, in linea con le attese, ma sono state avviate 145 mila nuove buste paga nei settori non agricoli (non-farm payrolls) rispetto alle 243 mila di novembre (rivisto da un iniziale 266 mila). Il dato sugli occupati è leggermente sotto le attese degli analisti che indicavano +164 mila.

Le retribuzioni medie orarie – dato ritenuto molto importante dalla FED in quanto buon indicatore sia dello stato di salute del mercato del lavoro che delle pressioni inflazionistiche – registrano un incremento dello 0,1% su mese e del 2,9% su anno, attestandosi a 28,32 dollari. .
I dati comunque non hanno cambiato le aspettative degli operatori, secondo i quali la Federal Reserve manterrà i tassi d’interesse ai livelli attuali per buona parte di quest’anno.

Euro-dollaro stabile su 1,115

Sul mercato dei cambi, il dollaro ha perso solo leggermente quota nei confronti dell’euro. La coppia EurUsd è tornata poco sopra il livello 1,115, dopo aver fallito nei giorni scorsi un altro tentativo di spingersi oltre quota 1,12, come possiamo vedere sulla .

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Il dollar index, che misura l’andamento del biglietto verde contro un paniere di valute principali, è sceso dello 0,1% a 97,30. L’indice del dollaro ha toccato il massimo di due settimane di 97.584 durante la sessione.

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