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PETROLIO, per i rialzisti c’è il pericolo “cuneo” all’orizzonte

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Ultimamente il mercato petrolifero ha registrato una buona performance

Il petrolio sembra aver arrestato il crollo avvenuto fino a un paio di settimane fa. Il prezzo del barile di e ha infatti marciato prevalentemente al rialzo questa settimana, e solo la ripresa del dollaro (dopo i dati macro USA) ha interrotto una scia di rialzi del barile.

Il si è riportato con decisione oltre la soglia degli 80 dollari la barile, mentre il si è issato oltre quota 78.

Ultimamente il mercato petrolifero ha registrato una buona performance, poiché l’aumento dei viaggi previsto per le festività natalizie minaccia di rendere ancora più forte la carenza di offerta.
Inoltre gli ultimi dati hanno mostrato che le scorte di greggio degli Stati Uniti sono diminuite di 5,89 milioni di barili la scorsa settimana, molto più delle previsioni di mercato per un calo di 1,66 milioni di barili.

I prezzi del petrolio e sono stati sostenuti anche da un miglioramento delle prospettive della domanda cinese, principale importatore di greggio, poiché il paese sembra intenzionato a porre fine alla sua rigorosa politica zero-Covid e a fornire misure più favorevoli alla crescita incentrate sul rilancio dei consumi.

Dal punto di vista grafico tuttavia, la formazione di un cuneo – come vediamo sulla piattaforma – potrebbe aprire le porte ad uno nuovo impulso ribassista.

petrolio_22_12_2022

A breve peraltro, l’ascesa del prezzo del barile si troverà lungo la strada della EMA50. Quel momento potrebbe essere cruciale per il futuro del prezzo di e .

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