Lo scorso anno è stato molto turbolento per il settore energetico. Ne hanno risentito anche gli ETFs tematici, come lo , che ha come obbiettivo quello di replicare le performance delle società statunitensi che operano nel settore dell’esplorazione e della produzione del petrolio e del gas.
Per lo , che aveva cominciato benissimo il 2019, l’anno si è chiuso con un deludente -11% e una sottoperformance di 4.000 punti base rispetto allo .
Tuttavia ci sono dei segnali interessanti che indicano che il vento forse sta cambiando.
E quando questo accade, si generano delle opportunità.
Lo scenario per l’etf XOP
Prima di fare alcune considerazioni, osserviamo sulla webtrader l’andamento degli ultimi mesi dello XOP.
Possiamo vedere che lo , dopo essere sceso a un minimo decennale a inizio dicembre (sotto 23,00) è rimbalzato fino a centrare di recente un nuovo massimo di 3 mesi. Il prezzo inoltre ha rotto la trendline costruita sui massimi decrescenti.
Tuttavia rimane da affrontare il doppio scoglio del superamento della media mobile a 200 giorni e la resistenza di $ 24,55. Se questo doppio scoglio verrà superato, avremmo forti implicazioni rialziste.
…i segnali interessanti
I segnali incoraggianti arrivano però anche da altri elementi.
Uno lo evidenzia la tabella seguente, che esamina il rapporto tra le prestazioni di e dello .
Questo rapporto fino a dicembre era in netta tendenza al ribasso, ma poi si è manifestato un primo impulso incoraggiante al rialzo. Da solo potrebbe non significar nulla, ma assume maggior rilievo se si considera che per la prima volta questo “ratio” si è spinto al di sopra della sua media mobile di 100 giorni, cosa che non si era verificata nei precedenti impulsi a settembre e novembre.
Ciò potrebbe evidenziare un cambiamento nell’azione dei prezzi rispetto all’anno passato.
C’è infine un altro aspetto molto interessante.
Per la prima volta da tantissimo tempo, oltre il 50% dei titoli dello si trova al di sopra delle rispettive medie mobili a 200 giorni. Si tratta di uno sviluppo molto rialzista, poiché è raro vederlo accadere nei mercati al ribasso. Tuttavia occorre verificare se l’indice terrà questo livello, e che qualsiasi calo al di sotto del 50% sia solo temporaneo.