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Tassi fermi ma interventi sul mercato dei cambi: la BNS prova ad indebolire il Franco CHF

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L'istituto centrale di Ginevra ha confermato la propria politica monetaria nel meeting tenutosi in settimana

Tra le diverse banche centrali che hanno svolto il proprio meeting in settimana, anche la Banca Nazionale Svizzera si è riunita per decidere della politica monetaria, che è rimasta invariata.
Il tasso di interesse principale è stato infatti confermato a -0,75%, e inoltre la BNS ha ribadito il fatto che una politica monetaria espansiva “è necessaria”.

BNS: Franco svizzero valutato troppo

L’istituto centrale ha confermato inoltre la propria disponibilità a intervenire sul mercato dei cambi, se sarà necessario. Questa mossa, assieme al tasso di interesse negativo, riduce l’attrattività degli investimenti in franchi e quindi riducono la pressione al rialzo sulla moneta svizzera. La BNS continua infatti a ritenere che il franco CHF sia ancora valutato in modo eccessivo.

Effettivamente, come vediamo sulla Jforex di la valuta elvetica nell’ultimo periodo ha macinato un po’ di terreno contro il dollaro (UsdCHF).
Subito dopo aver annusato la parità infatti, il cambio è scivolato sui minimi da inizio settembre a 0,9814. Adesso la coppia sta testando il limite inferiore del range (tra 0,935-1,000) dentro il quale si sta muovendo da ormai tre mesi.

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Anche nei confronti dell’euro c’è stato un rafforzamento recente della valuta svizzera (EurChf). Sempre sfruttando la possiamo vedere il nuovo attraversamento verso il basso del Fib23,6%, dove però adesso si assiste a un braccio di ferro tra le forze rialziste e ribassiste di mercato.

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Previsioni BNS

Riguardo l’andamento della propria economia, la Banca nazionale svizzera prevede che l’inflazione del 2019 dovrebbe essere allo 0,4%, per il 2020 allo 0,1% e per il 2021 allo 0,5%. Quanto alla crescita, “negli ultimi mesi le tensioni commerciali internazionali e le incertezze politiche hanno pesato sulla congiuntura globale”, tanto che la BNS stima per il 2019 una crescita del PIL dell’1% circa e per il 2020 una crescita compresa tra l’1,5% e il 2%.

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