Dopo le parole da “falco” di Powell, i mercati aspettavano con ancora più ansia i dati sul lavoro Usa. Alla fine il report è stato a tinte miste.
I datori di lavoro statunitensi hanno assunto più lavoratori del previsto a ottobre, ma la disoccupazione è salita al di sopra delle previsioni.
I dati sui Non Farm Payrolls
A ottobre l’economia statunitense ha aggiunto 261.000 posti di lavoro, oltre le previsioni di mercato di 200.000.
Sebbene sia la lettura più debole da dicembre 2020, i dati hanno continuato a indicare un mercato del lavoro forte anche se in rallentamento.
Intanto le cifre di settembre sono state riviste al rialzo di 52.000 unità, arrivando a 315.000.
Inoltre la retribuzione oraria media – una sorta di dato anticipatore delle tendenze inflazionistiche – è aumentata dello 0,4%, al di sopra delle previsioni di mercato dello 0,3%.
Tuttavia a bilanciare l’aspetto positivo di questi dati è il tasso di disoccupazione, che è aumentato di 0,2 punti percentuali al 3,7% nell’ottobre 2022, leggermente al di sopra delle aspettative del mercato del 3,6%.
Il numero dei disoccupati è aumentato di 306 mila a 6,06 milioni in ottobre.
La reazione del mercato
I dati a tinte miste sul mercato del lavoro hanno frenato la corsa del dollaro, perché aggiungono incertezza sulla prossima mossa della Federal Reserve, mentre il capo della Fed di Boston Susan Collins ha lasciato intendere che il ritmo degli aumenti futuri potrebbe essere più piccolo.
Il è sceso al di sotto di 111, perdendo quasi due punti percentuali e allontanandosi dai suoi massimi settimanali oltre 113.
Ne ha approfittato l’euro, che è risalito () in modo prepotente, arrivando a 0,993.
