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Investitori a caccia del Momentum. L’ETF MTUM in corsa da un mese (e tocca massimi storici)

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I profitti possono nascere da azioni "calde" che hanno mostrato una tendenza al rialzo nelle ultime settimane o mesi

I recenti progressi riguardo alla Trade War hanno instillato ottimismo tra gli investitori, attenuando l’impatto di alcuni fondamentali economici statunitensi deludenti (come la fiducia dei consumatori, diminuita per il quarto mese consecutivo a novembre). Questa evoluzione dei fatti sta avendo un certo impatto anche sugli ETFs.

ETF sul Momenutm

Questo vale ad esempio per gli ETF sul “momentum”, giacché in questa fase gli investitori cercano maggiori rendimenti a breve termine. I profitti possono nascere da azioni “calde” che hanno mostrato una tendenza al rialzo nelle ultime settimane o mesi.

La corsa del MTUM iShares

Sotto questo aspetto, riscuote molta attenzione l’ETF (+25% annuo), che segue l’indice che misura le performance dei titoli statunitensi a grande e media capitalizzazione, con caratteristiche di momentum dei prezzi relativamente più elevato (ne fanno parte Microsoft, Visa, Procter & Gamble, At&t, Mastercard, ecc).

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Come vediamo sulla webtrader , a metà settembre l’ETF era in calo mensile mentre quello sul Valore (VLUE) era in crescita di oltre 7%. Questa divergenza non si verifica spesso, e quando ciò accade è segno che le cose stanno “migliorando” (accadde lo stesso alla fine del 2016) e presagiscono una più ampia ripresa del mercato. E infatti alla fine il ha avuto un grosso balzo in avanti, venendo fuori dalla debolezza registrata a settembre. Al punbto tale da raggiungere i massimi storici a 124,5.

La cosa peraltro potrebbe potrebbe prolungarsi anche nel 2020, soprattutto se dovessero allentarsi ulteriormente (o definitivamente) le tensioni commerciali, accelerando gli investimenti e l’attività economica, rilanciando la crescita degli utili aziendali.

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