La settimana sui mercati azionari europei si è chiusa con un andamento debole e incolore, che è durato per tutte le ultime sedute di novembre. Anche il ha chiuso fiacco (tre rossi di fila), e soprattutto senza mostrare grandi segnali direzionali per il futuro.
FTSE Mib piatto, ma novembre è stato ok
L’indice delle blue chips (che rappresenta circa l’80% della capitalizzazione del mercato italiano) si è comunque fermato sullo stesso livello del close del venerdì precedente, a 23259 punti, grazie allo spunto di inizio settimana scorsa, quando si era portato oltre 23600.
Malgrado la frenata degli ultimi giorni, il bilancio mensile di novembre per il segna alla fine un dato positivo: +2,49%.
Congestione tra 23100-23800
Come detto, è difficile cogliere segnali riguardo al prossimo futuro. Se infatti il non ha avuto la forza sufficiente a spingersi verso i massimi dell’anno, è altrettanto vero che non ha mai violato i supporti di rilievo.
Si può dire quindi che la fase di congestione è bella solida, compresa tra i massimi dell’anno toccati il 12 novembre poco sopra i 23.800 punti e l’altro, e i minimi in area 23.100 il 21 novembre.
La revisione del paniere
Ricordiamo che nei prossimi giorni c’è un appuntamento importante, ovvero la revisione periodica (trimestrale) del paniere principale del listino di Piazza Affari, il 4 dicembre. L’esito della revisione sarà operativo dal 23 dicembre.
Secondo le indiscrezioni, dovrebbe rientrare Banca Generali, che era stata esclusa a giugno in occasione dell’ingresso di Nexi. A far posto per il rientro di Banca Generali nell’indice Ftse Mib dovrebbe essere UnipolSai, presente nel paniere principale dal lontano 2013.