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Criptovalute ancora sotto pressione. BITCOIN tocca 6500, minimo di 6 mesi

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Quota 6.500 è ritenuta molto importante, giacché rappresenta il punto ad sotto del quale i miner smetteranno di generare profitti

Ancora una giornata pesante per , il cui valore è arrivato fino verso il livello di 6500 dollari prima di risalire leggermente.
Nell’ultimo periodo la regina delle ha perso circa il 20%, infrangendo diversi livelli di supporto uno dopo l’altro e toccando i minimi di 6 mesi.

L’importanza di quota 6500

Vale la pena rimarcare che il supporto a quota 6.500 è ritenuto molto importante, giacché rappresenta il punto ad sotto del quale i miner smetteranno di generare profitti. Per questo motivo si aspetta una strenua difesa di questo livello (come accaduto già a luglio di quest’anno). L’indice di paura di è scivolato a 17 punti, ma siamo ancora al di sopra dell’umore estremo di vendita registrato ad agosto, dove è scivolato a cinque punti.

Secondo gli esperti, questa vertiginosa depressione che sta interessando il settore da inizio novembre, potrebbe avere diverse ragioni. Anzitutto ragioni tecniche, legate alla rottura dei supporti chiave. Inoltre pesa la repressione cinese contro gli exchange. C’è anche chi ritiene che i grandi investitori stiano spingendo volutamente verso il basso le quotazioni, per comprimere i loro obblighi fiscali di fine anno.

Calo diffuso per l’intero settore

Se Bitcoin affanna, il resto del settore non vive certo meglio questa situazione. ha toccato a quota 136$ il prezzo più basso dal primo aprile di quest’anno. Ma crolli diffusi ci sono tra tutte le crypto più capitalizzate, come , , .

Forte contrazione anche per quanto riguarda la capitalizzazione complessiva di tutte le , che ora oscilla attorno ai 183 miliardi di dollari. La dominance di Bitcoin è invece di circa 66,2%.

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