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Gli ETFs focalizzati sui semiconduttori continuano a brillare. SMH +54% in 10 mesi

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Le singole società macinano grandi risultati, così come il fondo VanEck Vectors Semiconductor

Le aziende produttrici di semiconduttori stanno guidando il più ampio settore tecnologico negli ultimi tempi, grazie a un rinnovato ottimismo commerciale e solidi guadagni.
Alcune società hanno in particolare beneficiato di rapporti migliori del previsto, in special modo Texas Instruments (TXN), Lam Research Corporation (LRCX), Intel (INTC) e Qualcomm (QCOM). Queste aziende con i loro risultati hanno instillato ulteriore fiducia nell’intero settore.
I risultati importanti di questi “chipmaker” hanno spinto in alto gli ETF sui semiconduttori nell’ultimo mese, confermandoli come alternativa molto interessante per chi cerca una diversificazione oculata.

ETF SMH sui semiconduttori

Tra i vari ETF relativi al settore c’è VanEck Vectors Semiconductor ETF (SMH), protagonista di uno sprint del 12% circa nell’ultimo mese, che ha alzato la performance del 2019 quasi al +54%.

Questo ETF – negoziato con un volume di circa 6,1 milioni di azioni al giorno – fornisce esposizione a 25 titoli monitorando l’indice MVIS US Listed Semiconductor 25, rispettando una regola empirica di non detenere più del 20% in alcun titolo.
Nell’ambito dell’ETF SMH, le aziende di cui abbiamo parlato poco fa (Texas Instruments, Lam Research Corporation, Intel e Qualcomm) rappresentano collettivamente una quota del 27%.

Giacché il fondo investe principalmente in grandi società statunitensi di semiconduttori, la sua performance è influenzata da eventi geopolitici come le guerre commerciali. E in un momento storico in cui c’è maggiore ottimismo riguardo alle prospettive sulla Trade War, l’intero settore (e quindi anche questo ETF), potrebbe ricevere un ulteriore impulso.

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