Nuovo massimo storico per l’indice di riferimento a 3.044,08, trascinato dall’euforia dell’ipotesi sempre più concreta di un accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina e dall’aumento delle probabilità di un terzo taglio dei tassi FED.
Le spinta alla marcia dello S&P500
Il presidente Trump ha detto che si aspetta di firmare una parte significativa dell’accordo commerciale con la Cina prima del previsto, anche se non ha specificato i tempi.
Tuttavia, questo messaggio ha ampliato l’ottimismo che si era già diffuso venerdì, quando Washington ha affermato di essere “vicina alla conclusione” di alcune parti di un accordo commerciale con la Cina. La notizia arriva come un sollievo per gli investitori che si sono ripresi dall’impatto della guerra commerciale e dalle sue conseguenze sull’economia domestica.
A generare un clima ancor più favorevole all’azionario c’è il quasi certo taglio dei tassi della Fed, nel corso della sua riunione politica di metà settimana (probabilità viste al 94%).
Infine, va pure ricordato che la stagione degli utili del terzo trimestre è riuscita ad alleviare alcune preoccupazioni legate all’impatto delle tensioni commerciali, visto che oltre il 78% delle 204 società S&P 500 che hanno riferito di aver superato le aspettative di profitto.
Titoli tecnologici in volo, Tiffany boom
Spinto soprattutto dai titoli tecnologici l’indice è salito dello 0,7% a 3.044,08, superando il record raggiunto a luglio, come possiamo vedere sulla webtrader .
Anche il Nasdaq ha fatto passi aventi verso il suo massimo storico (il Dow Jones Industrial Average invece è sotto l’1% dal suo massimo storico).
Chi brilla a Wall Street
Come detto, la spinta all’indice è arrivata soprattutto dalle performance dei titoli tecno. Microsoft Corp (MSFT.O) hanno guadagnato oltre il 2%, dopo aver ottenuto il contratto di fornitura di cloud computing del Pentagono per 10 miliardi di dollari, battendo (AMZN.O). Spotify Technology SA (SPOT.N) è balzato di circa il 16% dopo che la compagnia di streaming musicale ha registrato un profitto trimestrale a sorpresa e battuto le stime delle entrate.
Da segnalare il balzo di Tiffany & Co (TIF.N), cresciuto del 31% dopo che il proprietario di Louis Vuitton LVMH (LVMH.PA) ha fatto un’offerta di $ 120 per azione per acquistare i gioieliere di lusso degli Stati Uniti.
