A Wall Street è in corso un riavvicinamento ai massimi storici, in particolare da parte dello (performance positiva annua del 19,85%). La stagione degli utili è in pieno svolgimento, con i rapporti di alcune delle più grandi società del paese che esercitano la loro influenza sul S&P500, anche se la volatilità nell’intero indice è sorprendentemente bassa (con il VIX appena a 14).
Marcia avanti con gli utili
Ieri l’indice del basket statunitense è riuscito a chiudere sopra il livello psicologico di 3.000 (chiusura a 3004.57, +8.58 punti o 0.29%), portandosi a meno dell’1% dal suo massimo record (toccato a luglio).
Tutto questo malgrado gli utili deludenti di big del calibro di Caterpillar e Texas Instruments. Le due società sono viste come un proxy per la guerra commerciale in corso, tuttavia oltre l’80% delle aziende che ha annunciato utili finora è riuscito a battere le stime.
Dal 15 ottobre l’indice ha oscillato sopra e sotto quota 3000, senza concretizzare una chiusura decisa in entrambe le direzioni.
Minimi crescenti
Le implicazioni di breve periodo dell’indice Standard & Poor’s 500 sottolineano l’evoluzione della fase positiva al test dell’area di resistenza 3.012,1. Sebbene sembri che ci sia l’incapacità dell’indice di rompere più in alto, l’azione sui prezzi da giugno è ampiamente costruttiva, con una serie di minimi crescenti che evidenzia un costante interesse rialzista. Proprio questo ha contribuito a spingere lo a dove è oggi, come vediamo sulla webtrader di .
Se il rapporto sugli utili del terzo trimestre continuerà ad essere confortante, e si continueranno ad osservare sviluppi migliori sul fronte commerciale USA-Cina, c’è un’alta probabilità che l’indice statunitense possa superare i massimi record di luglio.
