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NFP non farm payrolls

USA, i Non Farm Payrolls non entusiasmano. Il Dollaro USD si indebolisce

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Crescono le possibilità che la FED operi un taglio dei tassi di interesse nel meeting di fine settembre

I dati sul lavoro USA – tutto sommato tiepidi – alimentano le aspettative di un prossimo taglio dei tassi da parte della Federal Reserve e frenano la marcia del dollaro, che perde quota contro il paniere delle principali valute (DollarIndex).

Non Farm Payrolls e salari orari

Nel mese di agosto il saldo delle buste paga nei settori non agricoli (non-farm payrolls), ha fatto registrare un incremento di 130mila unità (dato stabile) a fronte delle 160mila stimate. Si tratta dell’incremento minore degli ultimi tre mesi. Inoltre questo dato arriva dopo le revisioni al ribasso per 20 mila unità dei due dati precedenti.
Il Dipartimento al Lavoro ha evidenziato inoltre che il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 3,7%, come atteso e come da precedente rilevazione.
Crescono i salari orari, +0,39% (0,11 dollari) su base mensile contro le previsioni che erano per un +0,3%. Su base annuale i salari sono saliti del 3,2%, contro le stime che erano per un +3,1%.

Dollaro USD in frenata

I dati testimoniano il rallentamento della crescita a stelle e strisce (legato soprattutto alla fase di incertezza innescata dalla guerra commerciale), e danno ulteriore conferma alle aspettative che la Federal Reserve possa già agire a settembre con un nuovo taglio di 25 punti base.
Proprio per questo dopo la pubblicazione il è arrivato a cedere lo 0,12% portandosi a quota 98,289, al di sopra del minimo di una settimana a 98,085 toccato giovedì. La coppia rimane intanto stabile sopra la soglia di 1,10, come vediamo sulla webtrader .

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Powell risponde a Trump

Dagli USA arriva anche la voce di Jerome Powell, numero uno della Federal Reserve, che ha risposto all’invocazione di Trump sulla necessità di tagliare i tassi di interesse. Powell ha rassicurato circa la tenuta dell’economia americana, nonostante la persistenza di rischi significativi. Il capo della banca centrale americana ha inoltre confermato la volontà dell’istituto centrale di sostenere la crescita, se sarà necessario. La prossima riunione della FED è in programma il prossimo 17-18 settembre, una settimana dopo quella della Bce.

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