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PETROLIO, accordo UE sull’embargo. Brent e WTI corrono ancora

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Il WTI e il Brent si stanno avviando verso il sesto mese consecutivo di guadagni, la serie più lunga in oltre un decennio

Il petrolio torna a spingere con forza dopo il via libera UE all’embargo sul greggio russo. Il si avvicina a quota 120 dollari al barile, mentre il scatta oltre 123.

I leader dell’UE hanno raggiunto un accordo per bloccare le importazioni dalla Russia entro la fine del 2022, fino al 90% del greggio russo. Per superare la resistenza dell’Ungheria, è stato deciso di coprire solo l’import via mare, mantenendo un’esenzione temporanea per il greggio da oleodotto.


Sul mercato del petrolio il clima rimane teso. I timori di una riduzione delle forniture si somma alla pressione esercitata dalla domanda cinese, che dovrebbe accelerare ora che sono state allentate le misure di contenimento della pandemia.
Bisogna considerare che la domanda è destinata a crescere anche per via della “driving season” negli USA, ossia l’aumento degli spostamenti in auto connessi alla stagione estiva.

Il e il si stanno avviando verso il sesto mese consecutivo di guadagni, la serie più lunga in oltre un decennio.


Intanto giovedì ci sarà il meeting dell’OPEC+, al quale il G7 sull’energia ha chiesto di incrementare l’output immesso sul mercato. U appello destinato a cadere nel vuoto, visto che i produttori decideranno per un aumento della produzione di 432 mila barili al giorno, per proseguire nella normalizzazione graduale dopo il super taglio di 10 milioni di barili al giorno deciso di fronte alla pandemia nel 2020.

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