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Dati macro deludenti, il Dollaro scivola sui minimi di 2 settimane

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Il biglietto verde accusa un calo pesante anche rispetto all’euro, con il cambio EURUSD che sale verso 1,058

I dati macro alimentano le preoccupazioni sulla tenuta dell’economia a stelle e strisce, spingendo il dollaro sui minimi di due settimane.

La nuova tornata di report arrivata dagli States ha evidenziato che le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono salite di 21mila unità, arrivando a 218.000. Il dato è peggiore delle stime.
Intanto l’indice manifatturiero della Fed di Filadelfia è crollato a 2,6 punti, anche in questo caso sotto le previsioni.

Un altro dato deludente è quello sulle vendite di case esistenti, che segnano -2,4% ad aprile rispetto al mese precedente, a un tasso annualizzato di 5,61 milioni di unità, contro stime per un dato in calo a 5,64 milioni.

La continua debolezza dei dati economici statunitensi ha suscitato preoccupazioni per la crescita, in un contesto caratterizzato da alta inflazione e una politica monetaria restrittiva molto aggressiva.

Il presidente della Fed Powell ha affermato che la banca centrale non esiterà a continuare ad aumentare i tassi di interesse fino a quando l’inflazione non tornerà all’obiettivo del 2%, anche se ciò comporta il superamento di livelli neutrali ampiamente conosciuti.
Inoltre, cresce l’evidenza che altre grandi banche centrali, in particolare la BCE e la Banca d’Inghilterra, saranno costrette ad agire in modo più aggressivo per domare l’inflazione record.


Il perde così quota, arrivando a testare la soglia di 102,7 per la prima volta in due settimane.
Il biglietto verde accusa un calo pesante anche rispetto all’euro, con il cambio che sale verso 1,058.
Ribassi sostenuti sono anche rispetto alla sterlina ( a 1,249) e contro gli omologhi australiano e neozelandese.

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