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Powell (FED): sì al taglio dei tassi, ma solo se servono. Il dollaro USD resta tiepido

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Il capo della Federal Reserve ribadisce il "no" ai tagli a prescindere. Sarà fatto solo se lo richiederà la difesa della stabilità economica USA

I tagli al costo del denaro da parte della FED probabilmente ci saranno già a luglio. Lo ha lasciato intendere ancora una volta il governatore Powell, intervenuto con un discorso di una decina di minuti al Council on Foreign Relations.

Powell illustra lo stato di salute dell’economia USA

Il governatore ha confermato il buono stato di salute dell’economia americana, soprattutto riguardo a consumi, occupazione, salari e clima di fiducia.
Ma ha altresì rimarcato l’esistenza di fattori di rischio legati alle questioni commerciali e al rallentamento dell’economia mondiale. Quelle che lui chiama “correnti contrarie” sono riemerse da maggio, proprio quando sembrava si stessero indebolendo. Di fronte ad esse, Powell evidenzia che “io e miei colleghi dobbiamo rispondere se continueranno a pesare sulle prospettive di crescita”.


Riguardo al taglio dei tassi, Powell anzitutto difende il suo operato, soprattutto dagli attacchi di Trump: “Quattro aumenti dei tassi di interesse nel 2018 non sono stati un errore“. Poi spiega che attualmente ci sono membri del FOMC che vorrebbero un taglio dei tassi, altri sono invece convinti che la politica monetaria non debba reagire in modo eccessivo a ogni dato economico e agli sbalzi di breve termine.

Di sicuro non hanno alcuna influenza le bordate che Trump gli riserva ogni tanto. Quello stesso Trump che lo ha nominato alla guida della Fed nel novembre 2017, e poi ha finanche minacciato di siluramento. «La Fed è indipendente», però ribadisce Powell.

Tagli probabili, ma dipende…

Ma quindi il taglio dei tassi a luglio ci sarà? Powell ripete che la Fed è pronta ad agire con tutti gli strumenti necessari. Fa però capire che una certa influenza l’avrà l’esito del confronto Trump-Xi Jinping al vertice G20 in Giappone.
Insomma, è una politica “wait and see” (aspettare e vediamo cosa succede) che però lascia intendere che un taglio dei tassi, come atteso da gran parte degli analisti, potrebbe arrivare già nel prossimo vertice della Fed il 30 e 31 luglio. Ma non ci saranno tagli esagerati, come qualcuno pure aveva ipotizzato (50 pb).

Il Dollaro galleggia

Sul mercato valutario intanto il dollaro continua ad essere tiepido. Dopo aver toccato il massimo di 3 mesi, la coppia EURUSD si è ritirata e adesso viaggia verso i 1,136, come vediamo sulla piattaforma .

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Gli investitori sembrano ancora prevedere un taglio dei tassi il mese prossimo (per questo non c’è stato alcun rimbalzo del dollaro), ma si sono fortemente ridimensionate le possibilità che il taglio possa essere di mezzo punto percentuale.

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