Come era ampiamente nelle previsioni, la Bank of Canada ha lasciato i tassi di interesse fermi all’1,25%, confermando così la sua politica monetaria dopo che a gennaio aveva proceduto al ritocco verso l’alto del costo del denaro.
Secondo l’istituto centrale, l’attività economica globale rimane ampiamente in linea con le previsioni.
Tuttavia per la prima volta, il governatore della BoC Stephen Poloz ha espresso ottimismo riguardo l’andamento dei salari, quello dei consumi e in generale sulla crescita economica del paese. Ciò fa capire che la BoC sta abbandonando la sua posizione cauta.
Per questo motivo i mercati hanno cavalcato la speranza di un rialzo dei tassi a luglio. Sul valutario infatti il dollaro canadese si è rafforzato contro l’omologo statunitense, portando la coppia a nuovi minimi a quota 1.2839, dopo aver perso 200 punti dopo la dichiarazione di Poloz (fonte grafica broker ).
Il rally del loonie è stato poi ulteriormente potenziato da rilasci deludenti dagli USA, come i deboli dati trimestrali sul PIL.
Attualmente l’UsdCad è risalito a quota 1.2877, e la performance futura della coppia di valute sarà probabilmente influenzata dai dati del PIL canadese di domani e dal report PCE degli Stati Uniti.