La crescente propensione al rischio che si respira sui mercati, finisce per penalizzare le valute rifugio. Ne sa qualcosa lo Yen giapponese, che scende sui minimi di 7 mesi a 106,567 contro il dollaro ().
A spingere la coppia al rialzo è il fatto che i rendimenti dei titoli del Tesoro USA si sono di recente alzati (arrivano anche al massimo annuale) sulla scia dei timori di una impennata dell’inflazione. E questo in definitiva aumenta le prospettive di una stretta monetaria dalla Federal Reserve.
Sul fronte macro, il PMI manifatturiero è stato rivisto al rialzo a 51,4 a febbraio. Si tratta del primo mese di espansione dell’attività di fabbrica da aprile 2019, nonché il più veloce da dicembre 2018. Sul fronte dei prezzi, l’inflazione dei costi di produzione è accelerata al tasso più rapido in due anni, mentre i prezzi di vendita sono aumentati per il terzo mese consecutivo.
Nel frattempo lo stato di emergenza COVID-19 è stato revocato in sei prefetture fuori dalla regione di Tokyo, perché ci sono segnali confortanti di miglioramento della situazione dell’infezione. Tuttavia persiste la preoccupazione per una possibile recrudescenza dei casi di coronavirus.
