Cresce la convinzione che la Bank of Japan aumenterà i tassi di interesse in occasione della riunione pre-Natlaizia, e ciò spinge lo Yen in deciso rialzo rispetto al dollaro americano ().
Il governatore Ueda ha dichiarato che la BoJ sta valutando gli effetti e le conseguenze di un possibile aumento dei tassi d’interesse durante la prossima riunione di politica monetaria del 18 e 19 dicembre, valutando le condizioni dell’economia interna, dell’inflazione e dei mercati finanziari globali.
Dal momento che le preoccupazioni riguardo alla battaglia commerciale con gli USA si stanno attenuando (Ueda ha sottolineato che l’impatto dei dazi è stato più lieve di quanto temuto), anche le preoccupazioni per l’economia giapponese si sono ridotte, e ciò permetterà alla BoJ di alzare il costo del denaro.
I mercati ora prevedono una probabilità di aumento di circa l’80%, rispetto al 60% della scorsa settimana.
Dopo aver posto fine a un decennio di stimolo lo scorso anno e aver aumentato i tassi allo 0,5% a gennaio, la BoJ ha mantenuto una posizione stabile, ma l’inflazione persistentemente elevata sta rafforzando le aspettative per un altro intervento.
Il cambio scende così verso 155,2, come non accadeva da metà novembre. Dopo aver raggiunto i massimi di 10 mesi pochi giorni fa, il rapporto tra le due valute ha invertito la rotta anche se rimane ancora distante dalla media mobile a 50 periodi, che agisce da supporto.
Lo yen ha ricevuto ulteriore sostegno dall’indebolimento del dollaro USA in mezzo alle crescenti scommesse di un taglio di 25 punti base durante la riunione politica della Fed la prossima settimana.
Intanto il rendimento dei titoli di Stato giapponesi a 10 anni è salito oltre l’1,85%, raggiungendo il livello più alto da luglio 2006. Il rendimento dei titoli di Stato giapponesi a due anni, in genere il più sensibile alle aspettative di politica monetaria della Banca del Giappone, è salito oltre l’1,00%, toccando il livello più alto da metà 2007.
