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Lo yuan rimbalza dopo i dati macro. USDCNH si allontana dal minimo di 10 mesi

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L’attività manifatturiera si è ridotta per il quinto mese di fila, ma quella industriale è tornata a crescere

Comincia in tono fiacco la settimana sui mercati valutari, perché negli USA si celebra il giorno della Festa del Lavoro. Tuttavia, lo yuan si allontana dal massimo di 10 mesi che aveva toccato venerdì scorso.

Gli investitori sono concentrati su una serie di dati sul mercato del lavoro statunitense, che usciranno questa settimana e potrebbero incidere sull’entità del taglio dei tassi previsto dalla Federal Reserve.
In particolare, al centro dell’attenzione ci sarà il rapporto di venerdì sulle buste paga non agricole (Non Farm Payrolls), che verrà preceduto dai dati sulle posizioni lavorative vacanti e sulle buste paga del settore privato. Qualsiasi sorpresa negativa aumenterà le aspettative del mercato di un taglio dei tassi FED.


Ma sul tavolo c’è anche la questione commerciale, dopo che una sentenza del tribunale di Washington ha giudicato illegittima la maggior parte dei dazi di Donald Trump. Nel frattempo però il rappresentante commerciale degli Stati Uniti, Jamieson Greer, ha dichiarato domenica che l’amministrazione Trump sta proseguendo i colloqui con i partner commerciali.


Il cambio si sta così stabilizzando verso 7,13, lo stesso valore che aveva prima dell’elezione di Trump. Negli ultimi tempi la valuta cinese ha tratto sostegno dai solidi fixing delle banche centrali sul mercato onshore e da un vivace mercato azionario interno, nonostante l’economia cinese continui a essere in difficoltà.
I dati di domenica hanno mostrato che ad agosto l’attività manifatturiera del Paese si è ridotta per il quinto mese consecutivo, mentre la domanda interna rimane debole. L’attività industriale però è tornata a crescere (50,5, al di sopra delle previsioni di 49,5) segnando la lettura più forte da marzo.


Il calo del cambio è provocato anche dai segnali della People’s Bank of China, che ha cambiato strategia in un contesto di miglioramento delle condizioni commerciali. Settimana scorsa la PBOC ha aumentato il tasso di riferimento giornaliero dello 0,4%, operando il più grande aggiustamento da settembre 2024. Questo sviluppo segna un allontanamento dalla posizione precedentemente cauta della PBOC, in cui dava priorità alla stabilità valutaria in risposta all’incertezza economica e alle crescenti tensioni geopolitiche.

Novità importanti anche dal fronte geopolitico cinese. Il leader cinese Xi Jinping e il primo ministro indiano Narendra Modi si sono impegnati domenica a risolvere le differenze di confine e a rafforzare la cooperazione in vista di un vertice regionale a Tianjin.

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