Dopo la marcia indietro di lunedì, il dollaro australiano si è ripreso rispetto al biglietto verde americano e continua a viaggiare nel range 0,645-0,658 dove si trova da circa due mesi.
Il rimbalzo arriva soprattutto per l’indebolimento del dollaro USA, a causa delle preoccupazioni per l’indipendenza della Federal Reserve, dopo che Trump ha annunciato la rimozione della governatrice della Fed Lisa Cook.Il presidente USA ha affermato di avere “motivi sufficienti” per licenziare Cook, la prima donna di colore a far parte del Consiglio della Fed a Washington, sulla base delle accuse di false dichiarazioni su uno o più mutui ipotecari.
Intanto sul fronte neozelandese gli investitori stanno soppesando gli ultimi verbali della Reserve Bank of Australia. La banca centrale ha segnalato che sono probabili ulteriori tagli dei tassi di interesse durante il prossimo anno, con il ritmo dell’allentamento che dipenderà dai dati economici in arrivo.
Nella riunione dell’agosto 2025, la RBA ha abbassato il tasso di liquidità di 25 punti base, portandolo a 3.6%, citando i continui progressi nell’avvicinare l’inflazione al punto medio dell’intervallo obiettivo del 2-3%. I mercati prevedono ora che la RBA manterrà i tassi stabili a settembre, con la possibilità di un altro taglio a novembre.
Il rimbalzo dell’ si verifica dopo che la coppia si era avvicinata alla media mobile a 200 periodi (Sma200), che sta agendo da supporto. Tuttavia, la media mobile a 50 periodi sta invece agendo da resistenza, ed ha respinto tutti i tentativi di salita durante questo mese di agosto.

















