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Canada, la BoC conferma i tassi. USDCAD fa breakout dal triplo minimo

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Il loonie continua la fase di debolezza. Il possibile target si colloca verso 1,40

Continua la discesa del dollaro canadese, che va avanti da circa una settimana. L’ulteriore calo arriva nel giorno in cui la banca centrale del paese (la BoC) ha deciso di confermare ancora una volta il costo del denaro, poche ore prima del meeting della Federal Reserve americana. 

La Bank of Canada ha lasciato il tasso di interesse di riferimento al 2,75%. Si tratta della terza sospensione dopo i 225 punti base di tagli effettuati per sette decisioni consecutive.


Secondo il Consiglio direttivo, l’imprevedibilità dell’entità dei dazi impedisce di avere un quadro preciso sull’economia e sulla funzione di reazione della BoC. L’economia canadese finora ha dimostrato resilienza ai dazi già imposti, ma nel secondo trimestre il PIL è destinato a contrarsi, poiché gli esportatori hanno ricevuto meno ordini dopo le consegne anticipate nel 1° trimestre.
Sul fronte dei prezzi, la BoC prevede che l’inflazione CPI rimarrà vicina all’obiettivo del 2% nel medio termine.


Questo scenario ha impedito al dollaro canadese di “reagire” alla spinta che sta vivendo l’US Dollar da qualche giorno. Il cambio sale così oltre 1,38 raggiungendo il livello più alto degli ultimi due mesi. Il cambio ha fatto così breakout dal triplo minimo (1,375) e potrebbe avere come target potenziale quota 1,40.
Intanto il rendimento del titolo di Stato canadese a 10 anni è scivolato sotto il 3,47%, dopo aver raggiunto il massimo di un anno a 3,61% lo scorso 15 luglio.

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