I dati del mese di giugno sul commercio internazionale danno una spinta allo yuan, che viene scambiato intorno a 7,17 per dollaro (), mantenendo una striscia vincente di tre sessioni dalla scorsa settimana.
Il surplus commerciale della Cina è aumentato a 114,77 miliardi di dollari, meglio delle previsioni. Le esportazioni sono aumentate del 5,8% su base annua, raggiungendo a 325,2 miliardi di dollari. Sono state trainate dalle spedizioni anticipate rispetto alle scadenze tariffarie di agosto (le esportazioni di terre rare sono aumentate del 32% dopo i progressi negli accordi con gli USA).
Le importazioni sono cresciute dell’1,1%, al di sotto delle attese, ma segnando il primo aumento annuale quest’anno. Benché debole, questo dato suggerisce che c’è una modesta ripresa della domanda interna.
Questo report ha consentito allo yuan di attaccare nuovamente il supporto a quota 7,17 contro il biglietto verde () e si riavvicina così al minimo di 8 mesi toccato alla fine di giugno. La valuta cinese ha trovato sostegno anche dalla notizia che la Cina e l’ASEAN presenteranno il loro accordo di libero scambio aggiornato per l’approvazione a ottobre.
Nel frattempo, a giugno le banche cinesi hanno emesso 2,24 trilioni di yuan di nuovi prestiti, ben al di sopra delle aspettative. Giugno vede tipicamente una forte espansione del credito, poiché le banche accelerano i prestiti per raggiungere gli obiettivi trimestrali.
Gli investitori attendono ora i dati sul PIL cinese del 2° trimestre previsti per domani, con una crescita che dovrebbe rallentare al 5,2% dal 5,4% del 1° trimestre.
