I primi segnali di dialogo tra Israele e Iran fanno scendere il livello della tensione anche sui mercati, e le borse chiudono la prima seduta settimanale in territorio positivo.
Intanto si aspetta il meeting della Federal Reserve a metà settimana, non tanto per la decisione in sé (è scontata una pausa sul fronte tassi) quanto per la conferenza stampa del presidente Jerome Powell.
A Piazza Affari l’indice Ftse Mib chiude a quota 39.929 con un guadagno dell’1,24%, chiudendo così una serie di cinque ribassi consecutivi.
Chiudono in rialzo anche gli altri indici del Vecchio continente: il Cac40 francese (+0,75%), il tedesco (+0,75%) e l’Ibex35 spagnolo (+1,39%). Bene anche Amsterdam +0,25% e il di Londra +0,25%.
E’ positivo anche l’andamento di Wall Street. Lo segna +1,01%, il +0,88% mentre il +1,48%.
Sul paniere principale di Milano brilla il comparto bancario: spicca +3,44%, avanzano anche +2,35%, Bper +2,12%, Popolare di Sondrio +2,21% e Banco Bpm +1,5%.
Nel resto del listino spiccano anche i rialzi di Prysmian +3,3%, Buzzi +2,77%, +3,04%.
La giornata invece è fiacca per A2A, Terna e Generali.
