Giornata in ribasso per le principali Borse europee, che risentono della forte incertezza attorno al fronte dazi, dopo le ultime minacciose dichiarazioni di Trump. Ma l’umore viene ulteriormente appesantito dalle nuove tensioni in Medioriente, soprattutto dopo la minaccia dell’Iran di colpire le basi statunitensi nella regione. Ne deriva un allontanamento dagli asset considerati più rischiosi, come l’equity.
A Piazza Affari l’indice chiude a quota 39.948,39 punti, in ribasso dello 0,58%.
Segno meno anche per gli altri indici del Vecchio continente: Cac40 francese (-0,14%), tedesco (-0,9%) e l’Ibex35 spagnolo (-0,33%). Il FTSE100 di Londra invece cresce, +0,23%, anche perché è meno coinvolta dalla questione tariffe.
Wall Street, dopo una partenza stonata, è quasi piatta. Lo segna +0,27%, il +0,05% mentre il +0,24%.
Sul paniere principale di Piazza Affari viaggiano forte le big oil, che approfittano della fiammata del petrolio: Eni +1,52% e Saipem +1,18%.
Il clima nervoso spinge i titoli difensivi come Hera +1,07% e Amplifon, +1,04%.
Male invece i titoli più colpiti dall’incertezza doganale: Cucinelli, -2,96%, Ferrari -2,73%, Stellantis -2,74%, Moncler -2,47%.

















