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Dollaro Australia AUD

Il dollaro australiano avanza sulle nevrosi di Trump. AUDUSD sui massimi di 6 mesi

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Intanto sul fronte interno, c’è attesa per i dati sull’inflazione australiana, che modellerà le aspettative per la politica di Reserve Bank of Australia

L’ennesimo valzer di Trump sui dazi spazientisce di nuovo i mercati, che reagiscono penalizzando il dollaro USD nel giorno in cui i mercati americani sono chiusi per il Memorial Day. Ne approfitta anche il dollaro australiano (AUD) che aggiorna i massimi di 6 mesi rispetto alla valuta a stelle e strisce.

La fiducia degli investitori nelle attività statunitensi è stata scossa dopo che Trump ha prima minacciato una tariffa del 50% sull’Unione europea, ma poi dopo solo 2 giorni ha deciso di concedere un altro mese di tempo (fino al 9 luglio) per raggiungere un accordo, a seguito di una conversazione telefonica con la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen.
Resta invece per ora la potenziale tariffa del 25% sugli iPhone venduti negli Stati Uniti ma non prodotti in territorio nazionale.


Un altro motivo alla base dell’incertezza sulle prospettive del dollaro USA è l’accresciuta preoccupazione per i disavanzi fiscali statunitensi, soprattutto dopo il disegno di legge che potrebbe aumentare il debito nazionale di 3,8 trilioni di dollari in un decennio.


Come detto, il cambio è salito sopra 0,65 lunedì, raggiungendo il suo livello più alto in sei mesi.
Intanto sul fronte interno, c’è attesa per i dati sull’inflazione australiana, che modellerà le aspettative per la politica di Reserve Bank of Australia. La scorsa settimana, la banca centrale ha ridotto il suo tasso di interesse al 3,85%. Se il report sull’inflazione sarà più blando del previsto, incoraggerà i funzionari della RBA ad abbassare nuovamente il costo del denaro.

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