Il cima sempre più nervoso tra USA e Cina (che lancia un appello all’Ue per far fronte comune contro Trump) continua a rendere molto pesante l’umore dei listini azionari, che chiudono un’altra settimana in balia della forte volatilità.
E’ durata poco la ripresa avvenuta dopo la sospensione di 90 giorni della maggior parte dei dazi, annunciata dal presidente Trump, perché resta forte l’incertezza su ciò che potrebbe accadere.
In questo clima intanto è partita la stagione delle trimestrali, con le grandi banche americane che hanno stupito positivamente.
A Piazza Affari l’indice riporta un calo dello 0,7% a 34.027 punti.
Sul paniere principale di Piazza Affari, spiccano STMicroelectronics (+3,90%) e DiaSorin (+3,23%).
Bene anche Hera (+1,99%) e Recordati (+1,70%).
Le vendite si sono abbattute su Stellantis, -3,81%, dopo le stime delle consegne consolidate per il primo trimestre in calo del 9%. In scia Ferrari -1,88%.
Scivola Generali Assicurazioni, -3,50%. In rosso anche Azimut -1,9%. Tra i titoli petroliferi il peggiore è Tenaris -1,75%.
Le banche sono contrastate, ma spiccano i cali di Unicredit -1,77% e Banco Bpm -1,59%.
Nel resto d’Europa, segno meno anche per il tedesco (-0,9%) e il Cac40 francese (-0,3%) e l’Ibex35 spagnolo (-0,2%), mentre il FTSE100 di Londra sale dello 0,59%.
Wall Street in leggero calo. Lo segna -0,09%, il -0,24% mentre il -0,02%.
