E’ un giovedì nero per le borse di tutto il mondo. Sia nel Vecchio Continente che a Wall Street si diffonde il panico dopo l’ultimo annuncio di Trump sui dazi, che contraddice le aspettative recenti che erano per misure più ‘light’ da parte dell’ex tycoon. Le tariffe reciproche così elevate alimentano i timori di recessione negli Usa e di un aumento dell’inflazione. Così, mentre l’Europa brucia 422 miliardi di euro, New York manda in fumo 2000 milairdi di dollari.
A Piazza Affari l’indice Ftse Mib chiude in ribasso del 3,6% a 37.070 punti.
Sul paniere principale si muovono al rialzo le utilities, ossia i titoli difensivi: Terna +3,73%, Italgas +3,64%, A2a +3,5%, Snam +3,56%, Enel +2,73%.
Seduta in profondo rosso per i titoli oil, visto il crollo del petrolio (Tenaris -9,85%, Saipem -9,02%)
Male anche le banche ( -6,96%, -6,96%). I dazi sul settore auto mandano giù Stellantis -8,06%.
Il lusso arretra anche a Milano a partire da Cucinelli -7,65%..
Bilancio pesante anche nel resto d’Europa: il tedesco (-3,1%), il Cac40 francese (-3,3%), contiene le perdite l’Ibex35 spagnolo (-1,2%). Scendono anche Amsterdam -2,67% e il di Londra -1,59%, nonostante la Gran Bretagna sarà colpita dai dazi in modo più lieve (10%).
Wall Street va a picco. Lo segna -3,98%, il -3,36% mentre il -5,51%.

















