Comincia con qualche segnale incoraggiante la settimana in Cina. Alcuni dati macro indicano infatti che l’economia del Dragone sta migliorando, e intanto si aspettano dettagli sul piano di sostegno annunciato da Pechino
Secondo i dati del Bureau of Statistics cinese, la produzione industriale è cresciuta del 5,9% a febbraio, meno del mese precedente (+6,2%) ma sopra il consensus (+5,3%).
Sorprendono in positivo anche le vendite al dettaglio, cresciute del 4% a febbraio su base annua, dopo il +3,7% di gennaio. Le stime del mercato erano per una crescita del 3,8%.
Crescono più delle attese anche gli investimenti delle imprese: +4,1% a febbraio, contro il +3,2% atteso e rispetto al +3,2% del mese precedente.
Tuttavia, il tasso di disoccupazione è aumentato al massimo di due anni del 5,4% a febbraio, rispetto al 5,2% di gennaio, superando le aspettative di mercato del 5,1%.
Nonostante questi segnali, lo Yuan è rimasto pressoché stabile rispetto al dollaro. Il cambio staziona verso 7,23, rimanendo su quella traiettoria discendente cominciata a gennaio.
Gli investitori attendono ulteriori dettagli sulle ultime misure di stimolo di Pechino. Domenica la Cina ha presentato un piano d’azione speciale volto a rilanciare il consumo e stabilizzare i mercati di azioni e immobili. Il piano include misure per aumentare il reddito familiare, incoraggiare la spesa e sostenere la crescita della popolazione.
Il mercato vuole capire se questi sforzi riusciranno a compensare il possibile impatto dalle tariffe degli Stati Uniti.
Nel frattempo il rendimento dei titoli di Stato a 10 anni è aumentato di circa l’1,94%, in bilico vicino ai massimi di tre mesi.

















