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EuroBorse timide (senza Wall Street). Milano arretra a causa delle cedole

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L’indice Ftse Mib termina in calo dello 0,34%, ma sul risultato incide lo stacco dell’acconto sul dividendo da parte di Enel e Snam

Le principali Borse del vecchio continente hanno chiuso la prima seduta della settimana con rialzi moderati, in una giornata che le vede orfane di Wall Street (chiusa per il Martin L.King’s Day) e con l’attenzione del mondo puntata sull’insediamento ufficiale di Trump alla Casa Bianca. A tal proposito, danno un po’ di ottimismo le indiscrezioni che vorrebbero Trump molto più morbido riguardo alla questione dazi.

A Piazza Affari l’indice termina la sessione in calo dello 0,34% a 36.143,83 punti, ma sul risultato incide lo stacco dell’acconto sul dividendo da parte di Enel (-2,16%) e Snam (-0,94%).


Sull’indice principale, rialzi anche oggi per i titoli dell’automotive come Iveco +2,73%, Stellantis +2,37%.
Molto vivace il settore bancario, grazie alla revisione dei giudizi di Barclays: Mps (+1,11%), Unicredit (+1,54%), Bper (+0,86%), Banca Mediolanum (+0,72%), Intesa (+0,57%). Resta indietro Banco Bpm -0,31%.
Nell’industria sale Prysmian +0,79%.


I maggiori ribassi riguardano il settore energia: Hera -1,62%, Eni -1,42%, Terna -1,4%, Italgas -1,34%, Saipem -1,1%.

Nel resto d’Europa, segno positivo per il tedesco (+0,4%), il Cac40 francese (+0,3%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,2%). Chiude in frazionale progresso il di Londra +0,18%, bene anche Amsterdam +0,36%. 

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