Come si aspettavano gli esperti di mercato, la riunione di politica monetaria della Bank of Japan si è conclusa con una conferma del tasso di interesse allo 0,25%. La decisione dell’Istituto nipponico non è stata unanime, dal momento che sui 9 membri del comitato c’è stato un voto contrario: Naoki Tamura, si è espresso a favore di un rialzo di 25 punti base.
La decisione della Banca Centrale del Giappone è motivata con le incertezze che riguardano lo scenario economico interno e anche quello globale. L’istituto ha sottolineato i timidi progressi dell’economia nazionale, evidenziando la ripresa dei consumi ma anche la persistenza di sacche di debolezza in alcuni settori. Inoltre ci sono forti incertezze sugli effetti dell’azione economica della nuova amministrazione statunitense Trump.
Riguardo l’inflazione, la Bank of Japan ritiene che quest’anno si collocherà tra il 2% e il 2,5%, ma prossimamente il dato di fondo potrebbe salire a causa di una crescita soprattutto nel settore dei servizi.
Secondo il mercato, l’istituto centrale nipponico potrebbe ulteriormente ritardare nuovi rialzi dei tassi anche per valutare meglio le prospettive economiche globali e quelle interne.
Sul fronte valutario lo Yen Intanto continua a deprezzarsi rispetto al Dollaro. Il cambio si è avvicinato a quota 157, sui massimi di quattro mesi, spinto soprattutto dal rally del biglietto verde americano, dopo la riunione della Federal reserve di mercoledì.
Intanto il rendimento dei titoli di Stato giapponesi a 10 anni oscilla attorno al 1,05%.

















