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La FED blocca i tassi fino al 2023. Dollaro misto ma recupera sull’Euro

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La coppia EurUsd torna in orbita 1,180 dopo aver toccato in giornata un massimo di 1,188

La banca centrale americana ha deciso di confermare i tassi di interesse fra lo 0 e lo 0,25%, e preannuncia che non ci saranno ritocchi fino al 2023, quando si pensa verrà raggiunta la massima occupazione.
Questa audace promessa è il punto più importante dell’evento clou della settimana, ovvero il meeting della Federal Reserve, l’ultimo prima delle elezioni statunitensi.

Qualche settimana fa la FED aveva preannunciato una nuova strategia di politica monetaria, che mira a compensare anni di debole inflazione con periodi in cui potrà superare il target del 2%. Questo per consentire all’economia di continuare ad aggiungere posti di lavoro il più a lungo possibile.
La FED rimarrà quindi accomodante fino a quando l’economia non sarà molto avanti nella sua ripresa.

La Fed ha anche anticipato l’intenzione di “aumentare nei prossimi mesi le sue disponibilità in titoli del Tesoro e titoli garantiti da ipoteche almeno al ritmo attuale per sostenere il buon funzionamento del mercato e contribuire a promuovere condizioni finanziarie accomodanti, sostenendo così il flusso di credito a famiglie e imprese“.

Per quanto riguarda le previsioni economiche, dopo l’ultima riunione del direttorio viene rivista al rialzo la caduta del PIL 2020, stimata ora del 3,7% con un tasso di disoccupazione al 7,6% e un’inflazione all’1,2%. Per il 2021 il rimbalzo del pil è stimato fra il 3,6 e il 4,7%, meno del 4,5-6,0% previsto in giugno.

Dopo il meeting della FED, il dollaro USD ha avuto un andamento a tinte miste. Il biglietto verde recupera rispetto all’Euro spingendo la coppia in orbita 1,180 dopo aver toccato in giornata un massimo di 1,188. E da due mesi che il cambio oscilla in un range compreso tra 1,17-1,20, senza trovare uno spunto deciso in alcuna direzione.
Il greenback perde quota invece su sterlina () e Yen giapponese ().

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