Al mercato arriva un segnale importante dal dato sui Non Farm Payrolls, sorprendentemente forti a maggio. L’economia degli Stati Uniti ha creato 2,5 milioni di posti di lavoro, registrando il maggior balzo mensile mai registrato dal 1939.
E il dollaro inverte la fase di debolezza e sprinta al rialzo.
Il dipartimento del Lavoro Usa ha reso noto il suo report occupazionale. Il dato è decisamente migliore delle attese, tenuto conto che ci si aspettava un calo di 8 milioni di posti di lavoro. Invece ne sono stati creati 2,5 milioni.
Il tasso di disoccupazione è sceso a sorpresa al 13,3%, rispetto al 14,7% di aprile e rispetto al 19,8% previsto. Anche se si aggiungono lavoratori che sono stati elencati come “occupati” ma assenti dal lavoro per “altri motivi”, il tasso di disoccupazione salta solo al 16,3%.
Sprint del dollaro USD
I dati sul lavoro hanno dato una forte spinta al dollaro, dal momento che si riducono le possibilità di ulteriore supporto della Fed, che è sempre impegnata per raggiungere la piena occupazione.
Inoltre calano anche le pressioni sul governo per dare altro sostegno all’economia.
Il , che dalla seconda metà di maggio ha perso oltre il 2%, ha invertito la rotta e adesso si sta riavvicinando a 97.
Il cambio (+4% nell’ultimo mese), dopo aver lambito in mattinata quota 1.14, è sceso nuovamente sotto 1,13 dopo il dato sul lavoro Usa.
Il dollaro prende terreno anche contro lo Yen giapponese, avvicinandosi di nuovo a 110,00 () sui livelli di marzo.