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Australia, tassi confermati all’1,50%. Aussie in calo: Aud-Usd -0,7%

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L'attenzione della RBA resta concentrata sulle dinamiche del mercato del lavoro e degli alloggi, e sull'alto indebitamento delle famiglie

Il costo del denaro in Australia non si muove. Come era nelle previsioni, la Reserve Bank of Australia ha deciso di confermare i tassi all’1,5%. Del resto era tutto abbastanza scontato dopo che le minute RBA avevano preannunciato una politica monetaria senza cambi per un bel po’ di tempo.

La banca centrale aveva espresso le sue perplessità circa un aumento del costo del denaro, dal momento che potrebbe zavorrare la crescita economica del paese. Non stupisce quindi che per il decimo mese consecutivo i tassi sono rimasi fermi. L’ultimo ritocco fu fatto ad agosto 2016, quando la banca centrale tagliò i tassi dello 0,25% portando il costo del denaro ai nuovi minimi storici.
L’attenzione massima della RBA rimane concentrata sulle dinamiche del mercato del lavoro e degli alloggi, oltre che verso l’alto indebitamento delle famiglie.

Sul fronte macro, l’istituto di statistica ha rilevato che le vendite al dettaglio hanno segnato a maggio un rialzo dello 0,6% rispetto al mese precedente, quando erano salite dell’1%. Gli analisti si aspettavano un aumento più contenuto dello 0,2%.

Sul mercato valutario l’aussie perde terreno. Il cross scivola a 0,7606. Continuiamo comunque ad essere nel canale (compreso tra 0,756 e 0,763) nel quale la coppia si muove da qualche settimana.

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