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USA, il dollaro scivola sui dati (deboli) del lavoro ma poi si rialza. Eur-Usd a 1.193

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Non Farm Payrolls deboli: 164.000 nuove buste paga, mentre gli economisti stimavano un aumento di 192.000 posti di lavoro

I dati sul lavoro USA mandano il dollaro sulle montagne russe. Il biglietto verde prima barcolla, ma poi si rialza dopo il deludente report sull’andamento dell’occupazione a stelle e strisce.
La creazione di posti lavoro negli Stati Uniti ha deluso le attese, visto che sono state emesse 164.000 nuove buste paga, mentre gli economisti stimavano un aumento di 192.000 posti di lavoro. Il dato di marzo è stato rivisto a +135.000 (+103.000 il dato precedente) e quello di febbraio a +324.000 (+326.000).
Tuttavia, è anche vero che il tasso di disoccupazione è sceso al di sotto della barriera del 4%. E’ infatti calato al 3,9% dal 4,1% del mese precedente (le previsioni invece erano per il 4%).


Circa le retribuzioni orarie, la media è salita dello 0,1%. Anche in questo caso meno delle attese (+0,2%) e in frenata rispetto al mese precedente (+0,2). Su base annua l’incremento è pari al 2,6% (+2,7% la stima).

Questi dati hanno innescato una temporanea scivolata del biglietto verde, perché la crescita blanda delle retribuzioni allevia il timore che possano emergere nuove pressioni inflazionistiche, e questo consentirebbe alla FED di procedere lungo un graduale percorso di inasprimento della politica monetaria. Insomma, scendono le possibilità di 4 ritocchi dei tassi nel 2018.

Tuttavia l’effetto zavorra sul mercato valutario è durato poco. Infatti il cambio euro-dollaro (EurUsd) è balzato a 1.1995, ma poi è nuovamente sceso fino a 1.1930. Stabile la coppia UsdJpy verso 109.2 mentre il cross GbpUsd si muove al ribasso di circa mezzo punto percentuale al livello di 1.3517.

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