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Il Brasile taglia i tassi come previsto. Usd-Brl +0,58%, ma sul futuro ci sono delle incognite

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Il taglio del tasso di riferimento potrebbe essere replicato anche a maggio. Per motli si arriverà fino al 9,50% entro fine anno

Tutto come previsto in Brasile. La BCB ha deciso infatti la notte scorsa di tagliare il tasso di riferimento, portandolo da 12,25% a 11,25%. Una decisione che è maturata senza alcun dissenso all’interno del Comitato, del resto le condizioni erano ideali per una mossa del genere.

Appena una settimana fa infatti, l’inflazione aveva fatto registrare un ulteriore lieve calo (l’ottavo consecutivo), scendendo a 4,57%. A settembre era a quota 8,97%, oggi invece rientra ampiamente nel target fissato dalla Banca centrale del Brasile (2,5% – 6,5%). Per questi motivi, già da tempo si prevedeva un allenamento della stretta.

Non solo, è probabile che una decisione del genere venga replicata anche a maggio. L’attuale tasso di riferimento si trova 300 pb sotto il livello di ottobre 2016, all’inizio del ciclo espansivo.
Molti ritengono che si possa scendere fino a 9,50% già quest’anno.

Sul valutario, il Real oggi perde quota rispetto al dollaro (UsdBrl), arrivando a quota 3,1407 (+0,54%). Nel complesso però la valuta del Brasile oltre 3 punti percentuali contro il dollaro nel 2017 (se estendiamo l’orizzonte temporale a due anni, il guadagno è del 22%)

Restano comunque diverse incognite sul futuro dell’economia brasiliana. I dati economici non sono troppo incoraggianti, visto che la crescita dovrebbe essere di mezzo punto percantuale mentre nel biennio 2015-2016 la crisi ha eroso il 7,2%.

C’è poi la questione politica che agita il paese, con gli scandali tangenti che hanno travolto il presidente Michel Temer e Dilma Rousseff e Michel Temer e che mettono a rischio sia le riforme che lo stesso futuro politico del presidente.

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